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Buono pasto elettronico: perché è vantaggioso?

03/08/2022

I buoni pasto sono tra i benefit più diffusi nelle imprese italiane, utilizzati anche come strumenti di welfare per contribuire a migliorare la qualità della vita dei propri collaboratori. Il meccanismo dei buoni pasto, con il tempo, si è evoluto: uno degli sviluppi chiave riguarda proprio il formato, che non prevede più solamente il carnet di ticket cartacei, ma vede la sempre maggiore diffusione del più recente buono pasto elettronico. Inoltre, in seguito a interventi normativi, oggi il buono pasto elettronico risulta una soluzione vantaggiosa anche dal punto di vista fiscale.
Scopri se è davvero più vantaggioso per le aziende e per i loro collaboratori, nell'articolo che segue.

La comodità e la praticità d’uso, unite ai vantaggi fiscali: i buoni pasto elettronici sono l’evoluzione dei ticket cartacei, pratici da usare e convenienti per le aziende che li offrono. Sono, dunque, davvero così vantaggiosi?  

I buoni pasto sono uno dei benefit più apprezzati dai dipendenti: permettono, infatti, di gestire in modo autonomo la propria pausa pranzo, lasciando ai dipendenti ampia libertà decisionale.  
Con il tempo, il tradizionale blocchetto di ticket si è evoluto in ottica sempre più digital, lasciando il posto alla card elettronica.  

Ma cosa sono, davvero, i buoni pasto elettronici e in cosa consiste la loro convenienza rispetto ai tradizionali?

 

Collegamenti rapidi:

 

Buoni pasto elettronici: come funzionano? 

Il buono pasto elettronico si presenta nella maggior parte dei casi come una carta, dotata di microchip per la lettura da parte dell’esercente convenzionato. 

La card, se l’azienda lo richiede, può recare il nome del beneficiario e quello dell’azienda per cui lavora, può essere personalizzabile a seconda delle esigenze e persino integrabile con altre tessere, come ad esempio il badge per la rilevazione delle presenze. 

L’utilizzo dei buoni pasto elettronici è riservato all’acquisto di prodotti alimentari. Proprio come nella versione cartacea, possono essere sfruttati negli esercizi convenzionati quali bar, ristoranti e tavole calde ma anche in negozi di generi alimentari e supermercati.  

 

Le principali differenze tra buoni pasto elettronici e cartacei 

La praticità e la comodità del buono pasto elettronico però risiede, in primo luogo, proprio nel formato. La tessera, infatti, consente ai collaboratori di avere sempre con sé i buoni messi a disposizione dall'impresa e di garantire una maggiore sicurezza, grazie alla possibilità di bloccare la card in caso di smarrimento. Inoltre, la carta elettronica permette di tenere traccia delle transazioni attraverso la consultazione di un portale dedicato. Ad esempio, con il portale mycardsodexo.it e l’App MySodexoBenefits per Android e iOS, i collaboratori hanno sempre a disposizione il proprio saldo, consultabile in qualsiasi momento da computer o smartphone.  

In più, dal settembre 2017, grazie al Decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico, è stato eliminato l’utilizzo limitato a un buono pasto al giorno. Oggigiorno, quindi, è possibile cumulare fino a 8 buoni pasto per singolo utilizzo e singola giornata, non necessariamente lavorativa. Anche in questo caso, il buono pasto in formato elettronico risulta ancora più pratico da usare, grazie al monitoraggio degli utilizzi. 

 

Buoni pasto elettronici e smart working 

I buoni pasto sono strumenti concreti a supporto del benessere, grazie ai quali l’azienda può dimostrare vicinanza e sostegno ai dipendenti a tutti i livelli, a prescindere dal contesto. Mettere a disposizione dei collaboratori un benefit che sostenga le loro scelte alimentari più sane, quindi, è fondamentale, in smart working come in sede

Ma è possibile offrire buoni pasto elettronici anche ai lavoratori agili? In una nota pubblicata a marzo 2020 da ANSEB (Associazione Nazionale Società Emettitrici Buoni Pasto)  viene confermato che «non vi è alcun divieto al riconoscimento dei buoni pasto ai collaboratori in modalità agile, se non indicato espressamente nei singoli contratti.» 

Non solo è possibile, dunque, ma anche consigliabile. Soprattutto in seguito alla situazione di emergenza sanitaria, è emersa l’importanza dello smart working come modalità di lavoro e, contestualmente, ci si è accorti del ruolo essenziale del welfare sulla soddisfazione dei dipendenti che lavorano da casa. Sostenerli economicamente offrendo loro soluzioni di welfare che rispondano alle loro esigenze quali, appunto, i buoni pasto elettronici anche in caso di smart working, aumenta i livelli di motivazione e ha un impatto positivo sul generale clima lavorativo.

 

Perché i buoni pasto elettronici sono vantaggiosi per le aziende? 

Dal punto di vista dell’azienda, il buono pasto elettronico snellisce i processi operativi della gestione degli ordini e della distribuzione dei ticket ai collaboratori. Le card vengono, infatti, spedite all'attivazione del servizio e possono poi essere ricaricate immediatamente dopo l’inserimento dell’ordine da remoto, tramite un sistema molto semplice. 

In particolare, questa praticità è risultata ancora più importante nella gestione dell’emergenza sanitaria, quando le misure a garanzia del distanziamento hanno portato diverse aziende ad adottare il lavoro da remoto e a evitare ogni forma di assembramento. 

In quest’ottica, i buoni pasto elettronici si allineano perfettamente alla diffusione della digitalizzazione, perché consentono agli uffici amministrativi di eseguire le operazioni di ricarica (di solito mensili) attraverso un portale dedicato, senza che vi siano contatti tra colleghi per distribuire il tradizionale blocchetto come avviene con il buono pasto cartaceo

 

I vantaggi fiscali del buono pasto elettronico

Non è solo l’aspetto operativo a essere snellito, con l’introduzione del buono pasto in formato elettronico, ma anche quello fiscale. Infatti, il formato elettronico introduce vantaggi maggiori rispetto al ticket cartaceo, che è defiscalizzato fino all'importo di 4€ al giorno per ciascun collaboratore. 

La Legge di Bilancio 2020 ha, infatti, stabilito che l’esenzione fiscale per i buoni elettronici salga a 8€ giornalieri, di fatto incentivando la diffusione del formato digitale. 

Dal punto di vista delle imprese, per assicurare un servizio efficiente ai propri collaboratori, la selezione del fornitore si rivela cruciale: sia l’impresa che lo offre, sia i collaboratori che utilizzeranno il buono pasto elettronico hanno bisogno di un partner che li guidi nella fase di analisi delle esigenze e degli aspetti fiscali, di gestione degli ordini e di utilizzo quotidiano.  

È determinante anche la scelta di un partner che garantisca una rete di esercizi commerciali convenzionati ampia presso la quale è possibile utilizzare il buono elettronico: i Buoni Pasto Elettronici Sodexo, ad esempio, offrono la possibilità di scegliere tra oltre 100.000 locali in cui trascorrere la pausa pranzo o supermercati in cui fare la spesa.  

 

Nell’articolo di oggi abbiamo visto in cosa consiste la differenza tra buono pasto elettronico e cartaceo. Oltre alla praticità d’uso, il formato cartaceo permette alle aziende ulteriori vantaggi fiscali, risultando così una soluzione conveniente per ambo le parti.

Se vuoi conoscere nel dettaglio gli aspetti fiscali e tutte le soluzioni a disposizione delle imprese per migliorare il benessere e la motivazione dei collaboratori, prenota una consulenza gratuita per analizzare le tue esigenze e approfondire i vantaggi dell'utilizzo dei buoni pasto elettronici per l’azienda! 

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