cosa sono i flexible benefit

Flexible benefit: perché inserirli nel piano di welfare?

20/06/2022

Con l’espressione “flexible benefit” ci si riferisce a una serie di beni o servizi che un’impresa decide di concedere ai propri dipendenti in aggiunta alla normale retribuzione aziendale.
Inserirli nel proprio piano di welfare permette di andare incontro alle esigenze dei collaboratori, gratificarli e soddisfarli, perciò, rappresentano un’opzione considerevole per le imprese che vogliano migliorare i propri livelli di employer branding e retention. Oltretutto, sono vantaggiosi dal punto di vista fiscale.
Scopri di più sui flexible benefit leggendo l’approfondimento sul tema.

Flexible benefit: una soluzione di welfare soddisfacente per i dipendenti e vantaggiosa per i datori di lavoro. Ecco di cosa si tratta e perché sono importanti nel contesto organizzativo.

Offrire benefit ai propri dipendenti dimostra una particolare attenzione da parte dell’impresa nei confronti dei propri collaboratori. Oltre ad essere indice di sensibilità e sintomo di vicinanza umana, questo tipo di soluzione di welfare risulta vantaggiosa dal punto di vista fiscale per le aziende che la concedono.

Ecco, perciò, di cosa si tratta, perché sono importanti e vantaggiosi e alcuni casi di applicazione creativa dei flexible benefit nel mondo.

 

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Benefit aziendali: perché sono importanti?

Dal punto di vista letterale, il termine inglese “benefit” significa “beneficio”. Calato all’interno del contesto aziendale, i benefit di cui si parla fanno parte di piani di welfare e comprendono quei beni e servizi concessi ai dipendenti per aumentarne la soddisfazione, la motivazione e, conseguentemente, la produttività.

La concessione di questo tipo di benefit è considerata estremamente importante per varie ragioni, prima tra tutte perché permettono di migliorare il clima organizzativo e il benessere dei dipendenti.
Rendendo più agevole la quotidianità dei lavoratori, il vantaggio per le imprese è concreto e strettamente legato alle performance. Un collaboratore soddisfatto, che si sente apprezzato e gratificato dal punto di vista umano, oltre che professionale, infatti, è più propenso al lavoro e alla produttività.
Dalla prospettiva dell’azienda, invece, i benefici non sono solo organizzativi ma anche fiscali! Ecco perché, un’impresa non dovrebbe mai rinunciare a offrire un piano di welfare che punti sul benessere psicofisico dei lavoratori.

 

Cosa sono i flexible benefit?

Con l’espressione “flexible benefit aziendali” si fa riferimento a una serie di beni e servizi di welfare personalizzabili e adattabili alle necessità di ciascun collaboratore. Per questo motivo, talvolta vengono chiamati in modo colloquiale «il carrello della spesa» del dipendente.

Quella dei flexible benefit è una strada percorsa da sempre più imprese, indipendentemente dal settore di riferimento e dalle dimensioni dell’organizzazione. Trattandosi non di una retribuzione in senso stretto ma di un paniere di servizi e beni tra cui scegliere, i flexible benefit sono particolarmente apprezzati dai lavoratori poiché riescono a soddisfare diverse esigenze.

 

Esempi pratici delle possibilità offerte dai flexible benefit

Tutti i vantaggi e gli aspetti virtuosi accennati sono la diretta conseguenza che si presenta quando un’azienda si prende cura della qualità di vita di ogni singola persona.

Il mondo dei benefit aziendali comprende svariate categorie e diverse forme. I benefit più concessi, solitamente, sono:

  • Polizze assicurative o assicurazioni sanitarie per il dipendente o per la famiglia;
  • La concessione dell’auto aziendale per gli spostamenti in ambito lavorativo;
  • L’acquisto di azioni della società a prezzo vantaggioso;
  • La concessione di tablet, computer o cellulare aziendale per lo svolgimento delle mansioni quotidiane;
  • Buoni pasto per i dipendenti da utilizzare presso ristoranti, supermercati o alimentari convenzionati;
  • Buoni acquisto da spendere presso gli esercenti convenzionati.

In particolare, gli ultimi due risultano tra i più apprezzati e diffusi. I buoni pasto, in particolar modo quelli elettronici, sono pensati per la pausa pranzo ma non solo: aiutano le aziende a sostenere scelte alimentari più sane, con un budget dedicato al dipendente, da utilizzare per prendersi cura di sé e della propria salute. I buoni acquisto, invece, rappresentano una soluzione capace di incontrare ogni esigenza, perfetta per dimostrare gratitudine e vicinanza ai dipendenti in ogni periodo dell'anno, ma anche come regalo aziendale di Natale.

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Flexible benefit: quali sono i vantaggi fiscali per le aziende

Come già anticipato, offrire flexible benefit ai propri dipendenti comporta la possibilità di godere di vantaggi dal punto di vista fiscale.

A regolare i vantaggi fiscali è la normativa vigente, che definisce l’ammontare dell’importo defiscalizzato di cui possono godere le aziende che offrono servizi di welfare erogabili come i benefit aziendali.
L’Art. 51 comma 3 del TUIR ha fissato a 258,23€ l’importo defiscalizzato dei servizi di welfare erogabili come benefit. Le aziende hanno, dunque, a disposizione strumenti efficaci per ottimizzare i costi del personale, senza rinunciare alla qualità dei servizi per i collaboratori, bensì dimostrando loro vicinanza e supporto attraverso contributi concreti che possono essere estesi anche alle famiglie.

Flexible benefit: alcuni esempi di aziende virtuose

Sono sempre di più le imprese che decidono di concedere un paniere di flexible benefits ai propri dipendenti, sia in Italia che all’estero.

Da parte delle imprese stesse, essere all’avanguardia nell’offrire servizi appetibili serve anche ad attirare i migliori talenti, come ha affermato Ben Bengougam (vicepresidente delle Risorse Umane EMEA di Hilton, in testa alla classifica dei Great Place to Work).

Per comprendere al meglio quali sono i reali vantaggi della loro applicazione in ambito aziendale, ecco alcuni esempi virtuosi.
 

L’utilizzo dei flexible benefit di American Express

L’azienda statunitense che opera nei servizi finanziari e di viaggio è famosa per l’applicazione esemplare dei programmi di welfare studiati per soddisfare le esigenze dei propri dipendenti. Tra i benefit di cui possono godere i lavoratori di American Express, c’è la possibilità di un congedo parentale che arriva fino ai cinque mesi con piena retribuzione, sia per le madri che per i padri. I neo-genitori possono anche consultare un esperto di allattamento gratuitamente 24 ore su 24.

 

Reebok: flexible benefit per garantire il benessere fisico dei dipendenti

La nota azienda di articoli sportivi, in linea con la sua mission aziendale, mette a disposizione dei collaboratori un’ora al giorno di corsi crossfit che si svolgono nella palestra all’interno della sede di lavoro. In questo modo, i lavoratori sono incentivati a prendersi cura di sé e della propria persona, mantenendo uno stile di vita attivo che giovi alla salute fisica e mentale.
 

 

I flexible benefit per i dipendenti di Ikea

Anche il colosso svedese è riconosciuto in tutto il mondo per i suoi ricchi ed efficaci programmi di welfare aziendale, che incontrano le esigenze di tutti i dipendenti.

Tra le tante iniziative dedicate ai lavoratori, uno dei motivi per cui Ikea è famosa in tutto il mondo del welfare è la creazione di spazi usufruibili dai collaboratori per svolgere attività extra-lavorative o personali. Dalle testimonianze dei dipendenti, infatti, emerge che all’interno dell’edificio sono presenti docce, stanze per la preghiera o il riposo, ristoranti, una palestra per allenarsi, biciclette di cui usufruire e aree allattamento per favorire un buon work-life balance alle lavoratrici neo-mamme.

Nell’articolo di oggi abbiamo visto nel dettaglio cosa sono i flexible benefit, cosa significa offrirli ai lavoratori e quali sono i vantaggi fiscali di cui può godere l’impresa che li mette a disposizione.

Oltre alla definizione di questo tipo di benefit, abbiamo approfondito l’argomento attraverso l’analisi di alcuni esempi virtuosi di imprese che inseriscono flexible benefit all’interno dei propri piani di welfare aziendale.

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