strumenti per ottimizzare il costo del personale

Fringe benefit: come usarli per ottimizzare il costo del personale

19/03/2023

Quando si parla di ridurre i costi in azienda spesso si fa riferimento, in modo improprio e per nulla lungimirante, alla riduzione dell’organico. Il costo del personale, sicuramente, è uno dei costi che pesa maggiormente sul bilancio dell’azienda. Eppure, la strada del licenziamento non porta benefici né a breve, né a lungo termine. Abbattere il costo del personale in modi alternativi è possibile, principalmente grazie al welfare e agli strumenti che offre perché permette di valorizzare l’azienda, senza impoverirla da un punto di vista valoriale e organico.
In questo articolo analizzeremo alcuni strumenti che mirano all'ottimizzazione del costo del personale, ma senza correre il rischio di perdere la propria competenza e di vedere diminuire la propria quota di mercato.
Continua a leggere per scoprire di più.

Ridurre il costo del personale senza tagliare l’organico è possibile. Come? Utilizzando gli strumenti e le strategie giuste in modo tale da ottimizzare i costi valorizzando, allo stesso tempo, le risorse.

È indubbio che l’ottimizzazione dei costi del lavoro sia stato un argomento all'ordine del giorno per le aziende, non solo italiane, degli ultimi anni. Non si può pensare di risolvere la questione semplicemente attraverso un’operazione di riduzione dell’organico, poiché si tratta di una strategia che alla lunga mina non solo il successo, ma la sopravvivenza stessa dell’azienda.

 

Come si ottimizza il costo del personale preservando le risorse umane?

Per le aziende, quello del costo del lavoro, è senza dubbio un argomento delicato che va affrontato con il giusto approccio coinvolgendo diverse figure professionali che, a seconda della realtà organizzativa, possono comprendere il consulente del lavoro, l’amministrazione, il dipartimento HR e l’ufficio legale, ma anche i responsabili della formazione.

Oggi, per ottimizzare il costo del lavoro, occorre intraprendere una strategia che consenta, da un lato, di ridurre i costi, dall'altro di proteggere i dipendenti, la risorsa più preziosa dell’intera organizzazione. Qual è l’obiettivo principale di questa strategia duplice? Individuare gli strumenti che possano offrire delle soluzioni adeguate ai collaboratori e, possibilmente, contenere le spese aziendali.

Cosa si intende con “costo del personale”?

Prima di individuare quelli che sono gli strumenti per ottimizzare le spese aziendali relative al personale, è bene fare un passo indietro, e comprendere nello specifico cosa si intende con questa espressione. Parlare di “costo del personale”, infatti, significa fare riferimento a molteplici voci di spesa. Nel costo del personale, infatti, non rientrano soltanto le retribuzioni lorde in busta paga, ma anche il costo diretto del lavoro (quindi il costo degli stipendi dei dipendenti, direttamente legato alla produzione) e il costo indiretto del lavoro (una serie di elementi necessari a consentire lo svolgimento dell’attività lavorativa e, perciò, non legato in modo diretto alla produzione).

Per calcolare il reale costo del personale, dunque, non basta prendere in considerazione solo la RAL (Retribuzione Annua Lorda) e le quote di TFR (Trattamento di Fine Rapporto) versate dall’azienda ai lavoratori, ma bisogna aggiungere anche tutti quei costi che non sono direttamente legati alla produzione.

 

I fringe benefit ai dipendenti come modalità per contenere i costi del personale

Quali sono, dunque, le modalità a disposizione delle imprese per contenere - e talvolta persino diminuire - i costi del personale? Parliamo di finanziamenti per la formazione, sgravi contributivi, agevolazioni per determinate forme contrattuali e, soprattutto, sistemi di compensation & benefit.

In particolare, l’erogazione dei fringe benefit ai dipendenti è una delle soluzioni di welfare più diffuse per ridurre il costo del personale, insieme all’adozione dello smart working e alla possibilità di convertire il premio di produzione in servizi di welfare.
Con fringe benefit, nello specifico, si fa riferimento ai compensi che non vengono offerti in denaro ma sotto forma di beni e servizi. Tra quelli più comuni, si trovano solitamente l’auto aziendale, il cellulare aziendale, i buoni pasto e i buoni da utilizzare per l’acquisto dei più svariati beni o di carburante come i Buoni Acquisto Sodexo, nel primo caso e i Buoni Acquisto Benzina Sodexo nel secondo.

Decidere in anticipo quali siano i benefit più idonei a soddisfare le esigenze dei lavoratori, e stanziare un budget che permetta di tenere sotto controllo la spesa, è il modo migliore per rendere il welfare aziendale una vera opportunità di risparmio sul costo del lavoro e un’occasione di crescita. Per riuscire a fare ciò, è necessario creare un piano di welfare calibrato sulle necessità dell’impresa e dei suoi dipendenti.

 

Abbattere i costi con i buoni pasto, i fringe benefit più apprezzati

In particolare, il buono pasto è uno dei benefit capaci di rispondere a necessità e bisogni reali del dipendente, garantendo una sua maggiore soddisfazione, e allo stesso tempo dell’azienda che, sfruttando i benefici fiscali, ottimizza il costo del lavoro.

I buoni pasto sono utilizzabili presso esercizi commerciali convenzionati che consentono alle imprese di offrire ai dipendenti una pausa pranzo di qualità e di incrementare il loro potere d’acquisto, senza dover intervenire sulla retribuzione in busta paga che è soggetta ad elevata tassazione. Nel caso dei Buoni Pasto Sodexo, si ha la possibilità di offrire ai dipendenti buoni cartacei o elettronici, oppure, di sfruttare la Virtual Card Sodexo Multi per usare i buoni pasto in modo totalmente virtuale esclusivamente tramite  la propria Mobile App MySodexoBenefits, facendo acquisti in più di 100.000 esercenti tra negozi fisici ed e-commerce convenzionati.   

L’aspetto conveniente per le imprese, del garantire i buoni pasto, risiede nel fatto che i buoni non generano imponibile fiscale né contributivo entro un limite massimo d’importo per collaboratore determinato  dalla sua tipologia (quote aggiornate con la Legge di Bilancio 2020):

  • € 8 per i buoni pasto elettronici
  • € 4 per i buoni pasto cartacei

Per le aziende e gli imprenditori, questo significa poter offrire ai collaboratori un reddito destinato a una pausa pranzo di qualità, indispensabile per la salute e il benessere psico-fisico, totalmente detassato di 1.760 € all'anno per il buono elettronico  o, nel caso del buono cartaceo, di  880 € all'anno.

A partire dall'analisi dei dati a disposizione, delle procedure interne ed elaborando un piano di benefit aziendali, è possibile avviare una strategia di ottimizzazione dei costi del personale e mantenere alti i livelli di soddisfazione e fidelizzazione all'interno dell’organizzazione, così come le performance aziendali. In quest’ottica, i fringe benefit, tra cui rientrano i Buoni Pasto Sodexo, non possono che costituire un asso nella manica per aziende e imprenditori che desiderino premiare i propri collaboratori senza dovere incorrere in oneri fiscali e contributivi.

Se desideri saperne di più, richiedi una consulenza gratuita con gli esperti Sodexo e  scopri come soddisfare le esigenze dei tuoi collaboratori abbattendo i costi per l’azienda!

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