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Welfare metalmeccanici: scadenze e procedure per le aziende

20/12/2018

L’attenzione al benessere e alla qualità della vita è cresciuta negli ultimi anni, tanto da essere prevista, per alcuni settori, anche a livello contrattuale. Nei rinnovi dei CCNL Metalmeccanici Industria, Telecomunicazioni, Orafi Argentieri e Gioiellieri e personale non medico Case di Cura, Centri Analisi, Poliambulatori, Servizi Assistenziali e Servizi Socio Sanitari, infatti, sono state introdotte scadenze e quote di servizi welfare da mettere a disposizione dei collaboratori.
In questo articolo prenderemo in esame in particolare la normativa prevista per il welfare metalmeccanici, per guidare la gestione operativa.

Welfare metalmeccanici: significato e obiettivi

Prima di approfondire il tema del welfare metalmeccanici, è opportuno chiarire il significato di welfare aziendale: si tratta di beni e servizi messi a disposizione dall'impresa ai suoi collaboratori per migliorarne la qualità della vita.

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Di fatto, il welfare è una soluzione efficace sia per attrarre talenti che per fidelizzarli, puntando sulla loro soddisfazione e migliorandone il benessere. Il suo sviluppo a livello aziendale, oltre a completare e rafforzare il welfare pubblico, si deve alla necessità di aggiornare le politiche, retributive e non solo, alle esigenze che sono cambiate radicalmente con la digitalizzazione e l’introduzione di nuovi strumenti di lavoro.

I servizi di welfare aziendale permettono anche di ottenere vantaggi fiscali, sia per le imprese che per i collaboratori che, ad esempio, possono scegliere se ricevere il premio di produttività in denaro o benefit. In questo secondo caso, si ottiene la totale defiscalizzazione del premio (Legge di Stabilità 2016 e 2017).

Tra i servizi a disposizione come benefit, rientrano anche i buoni acquisto che sono deducibili fino al valore di 258,23 € per collaboratore - come previsto dall'Art. 51 comma 3 del T.U.I.R.

In aggiunta a questa possibilità, e sempre con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei collaboratori, i rinnovi di alcuni Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro hanno previsto al loro interno l’inserimento di servizi welfare.

Il primo CCNL a includere il welfare è stato quello dei Metalmeccanici Industria, di cui approfondiamo le modalità, le scadenze e gli importi nei prossimi paragrafi.

Quali sono gli importi previsti dal welfare metalmeccanici?

Il rinnovo 2021-2024 del Contratto del settore Metalmeccanico Industria ha confermato quanto previsto nel CCNL del 26 novembre 2016.
Il valore dei beni e servizi di welfare da mettere a disposizione dei collaboratori entro il 1° giugno di ogni anno è pari a:

  • 200€ per il 2021
  • 200€ per il 2022
  • 200€ per il 2023
  • 200€ per il 2024

Inoltre, è stato siglato a settembre 2020 il rinnovo del CCNL Metalmeccanico PMI di Cifa e Confsal che resta in vigore fino al 2023.

Il contratto prevede che debbano essere messi a disposizione dei collaboratori strumenti di welfare aziendale per importi pari a:

  • 200€ dal 1° giugno 2021
  • 200€ dal 1° giugno 2022
  • 200€ dal 1° giugno 2023
     

A chi si rivolgono le disposizioni contrattuali?

Ai collaboratori assunti entro il 31 dicembre di ciascun anno o in forza il 1° giugno (sia con contratto a tempo indeterminato che determinato) che abbiano superato il periodo di prova.

Sono esclusi coloro che per il periodo 01/06-31/12 si trovano in aspettativa non retribuita.

Nel caso di contratti a termine, per disporre dei servizi welfare, i collaboratori devono avere maturato un’anzianità di servizio di almeno 3 mesi complessivi nel corso dell’anno.

È importante specificare che, qualora in azienda siano presenti altri benefit e strumenti di welfare, i servizi prescritti dal CCNL Metalmeccanici Industria si vanno ad aggiungere, ad esempio, ai buoni pasto.

I vantaggi per l’azienda e i collaboratori

L’introduzione di servizi di welfare offre vantaggi sia alle imprese che ai collaboratori.

Contribuendo al miglioramento del work life balance, della qualità della vita e del benessere, le imprese hanno la preziosa opportunità di incrementare le performance e ottimizzare i costi del lavoro, grazie ai benefici fiscali.

In questo circolo virtuoso, il clima aziendale contribuisce a creare un’immagine attrattiva anche nei confronti dei talenti in fase di recruiting.

Gli ambiti di applicazione della defiscalizzazione del welfare metalmeccanici

Secondo le limitazioni definite dagli Articoli 51 e 100 del TUIR, gli ambiti di applicazione della defiscalizzazione dei servizi di welfare sono i seguenti:

  • Buoni spesa/carburante/regalo
  • Buoni pasto, mensa o convenzioni aziendali
  • Benefit relativi ai trasporti (abbonamenti, navette)
  • Previdenza integrativa e assicurazioni medico-sanitarie
  • Buoni viaggio, wellness, attività sportive e tempo libero
  • Supporto alle famiglie per figli o familiari non autosufficienti

 

Come procedere?

Oltre alla possibilità di introdurre un piano di welfare aziendale strutturato, lo strumento più semplice per la scadenza prevista dal CCNL Metalmeccanici Industria 2021-2024 - che ricordiamo essere di 200€ in servizi welfare - è il buono acquisto.

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